Ogni tanto mi stupisco di quanto l’acqua sia qualcosa di straordinario, pur nella sua semplicità. È un composto formato soltanto da due atomi di idrogeno legati a uno di ossigeno, struttura molto elementare, per di più incolore, insapore e inodore. Eppure, è uno dei beni più preziosi, perché senza di essa non avrebbe avuto origine la vita.
L’acqua riveste un ruolo fondamentale innanzitutto per il corretto mantenimento delle funzioni vitali del nostro organismo, di cui è il costituente principale: sappiamo infatti che in un uomo adulto di taglia media rappresenta circa il 60% del peso corporeo. E avendo un potere calorico zero, non incide sul nostro bilancio energetico. Anzi, fa solo bene. In particolare, l’acqua regola il volume cellulare e la temperatura corporea, favorisce i processi digestivi, consente al corpo di assorbire e assimilare minerali, vitamine, aminoacidi e altre sostanze nutritive, consente il trasporto di tali nutrienti alle cellule e dell’ossigeno al cervello, permette la rimozione di tossine e scorie metaboliche, agisce come lubrificante per articolazioni e muscoli.
La quantità che una persona dovrebbe bere può variare in base a diversi fattori, come sesso, età, attività fisica, clima, temperatura, stato di salute individuale, ma l’OMS suggerisce un’assunzione di circa 2 0 2,5 litri di acqua al giorno per gli adulti. E quindi ha senso chiedersi: ne bevo abbastanza?
In realtà l’intera nostra esistenza quotidiana e lo svolgimento delle azioni più semplici ha bisogno di acqua, e tutta la nostra economia, dall’agricoltura all’industria, non può farne a meno. Non solo: la superficie terrestre è ricoperta per quasi tre quarti d’acqua, e il suo ciclo è uno dei fenomeni vitali del sistema Terra con i suoi processi fisici: evaporazione, condensazione, precipitazione, infiltrazione, scorrimento sotterraneo. Una successione di flussi e circolazione, con i cambiamenti di stato fisico dovuti ai continui scambi tra atmosfera e crosta terrestre attraverso le acque superficiali, quelle sotterranee e gli organismi viventi. Questo processo è molto importante, perché garantisce la rigenerazione dell’acqua che altrimenti, una volta consumata, si esaurirebbe: se non ce ne fosse più a disposizione, la vita sul pianeta finirebbe.
Ecco perché noi umani siamo chiamati ad assumerci la responsabilità di proteggere questa risorsa: la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee, per esempio, può danneggiare gli ecosistemi acquatici, compromettere la biodiversità e avere effetti negativi su fauna e flora, mentre lo spreco dell’acqua, in generale, può avere gravissime ripercussioni sull’ambiente e quindi su di noi.
In quanto socia GetFIT, mi sento responsabile anche io dell’acqua che consumo quando faccio la doccia dopo l’allenamento o quando la uso al Thermarium. E sono convinta che basti un piccolo gesto d’attenzione, moltiplicato per ciascuno di noi, per fare la differenza.
Alessandra Callegari