Nella società occidentale i ritmi di vita, privata e professionale, tendono ad accelerare sempre di più. E in una metropoli come Milano molti di noi sono spesso vengono presi nell’ingranaggio del fare, del performare, del raggiungere obiettivi. La condizione più diffusa è quella di essere sotto stress, il bisogno altrettanto diffuso è quello di trovare occasioni e modi per un po’ di relax. “To stress”, in inglese, significa “Premere, Urgere, Sollecitare, Mettere in tensione”, mentre “To relax” vuol dire “Rilasciare, Distendere, Stendere, Allungare”. Le due parole sono collegate: quanto più siamo sottoposti a stress, tanto più abbiamo bisogno di relax.
Il meccanismo base degli organismi viventi, e quindi anche degli esseri umani, è infatti quello di tensione, carica, scarica, rilassamento. Quando l’organismo raggiunge un punto massimo di tensione (carica), inizia a cedere (scarica) l’energia in eccesso, arrivando al rilassamento: lo facciamo quando respiriamo, nell’attività cardiocircolatoria, e ovviamente in quella muscolare. Ogni nostro movimento implica questo meccanismo, anche se non ne siamo consapevoli.
Ecco perché è fondamentale per noi, per una buona qualità di vita, sia il movimento sia il riposo, in una sorta di danza che ci permette di alternare momenti energetici diversi e complementari, ovvero attività motorie e pause di inattività, così come per la nostra psiche sono necessari momenti di attività cerebrale e pause di silenzio. Il nostro sistema corpo-mente funziona infatti in modo unitario: ciò che accade nel corpo si riflette nella mente e viceversa.
Lo psicoterapeuta e psichiatra statunitense Alexander Lowen, fondatore della Bioenergetica, con la moglie Leslie mise a punto nel corso di più di vent’anni di lavoro con i pazienti dei programmi di lavoro corporeo costituiti da esercizi mirati a favorire l’equilibrio psicofisico. Tali esercizi vengono proposti, in gruppo, con l’obiettivo di sviluppare in ogni partecipante una maggiore consapevolezza di sé e per acquisire la capacità di autoregolare l’attivazione fisica ed emotiva in alcuni momenti di difficoltà, quando uno stress si prolunga e diventa cronico. E possono essere utilizzati individualmente, diventando una pratica di self-help nel recupero del proprio benessere complessivo.
Un esercizio bioenergetico di base è il grounding o radicamento, in posizione eretta, con i piedi paralleli distanziati fra loro di circa 20/25 cm e le ginocchia leggermente piegate. In questa posizione, chiudendo gli occhi per evitare i troppi stimoli visivi, si può focalizzare l’attenzione sulle sensazioni del corpo: il battito cardiaco, il ritmo del respiro, l’appoggio dei piedi a terra, eventuali tensioni nei vari distretti muscolari, potenziando così la sensibilità propriocettiva, ovvero la capacità di percepire il proprio corpo nello spazio.
In questa condizione si può respirare per qualche minuto in modo profondo e calmo, attivando la modalità parasimpatica del sistema nervoso autonomo, riportando così in equilibrio le funzioni del sistema neurovegetativo con immediati benefici sul corpo e sulla mente. A livello fisico infatti il respiro profondo bilancia il ritmo cardiaco e respiratorio, promuovendo una corretta secrezione ormonale e l’aumento del rilassamento muscolare. A livello mentale consente di calmare la tendenza a pensare in modo ossessivo e aumenta la resistenza allo stress. E questo significa che abbiamo, tutte e tutti, la capacità di rilassarci in modo naturale, dedicando a tale attività anche solo 10 minuti, tutte le volte che ne sentiamo il bisogno o lo desideriamo.
Per i soci GetFIT che vogliono dedicarsi a questo tipo di pratica, presso il club di via Ravizza, da martedì 10 settembre riprende l’attività chiamata Allìneati Group, condotta da Alessandra Callegari, che propone esercizi di grounding e di orientamento spaziale, di carica e scarica energetica, di allungamento, di espressione, utilizzando a volte anche il suono della voce con diverse intensità. L’obiettivo è quello di stimolare i partecipanti ad “allineare corpo e mente”, dirigendo l’attenzione sulle sensazioni del corpo e osservando senza giudizio come siano legate alle emozioni e ai pensieri. Occasione per diventare più consapevoli di sé e modulare le proprie forme di risposta agli stimoli interni ed esterni.