Questa è una domanda che ci dovremmo porre tutti, cercando di portare consapevolezza al nostro stato psicofisico in senso lato. Perché essere in salute non vuol dire solo avere un corpo esente da malattie, ma soprattutto stare bene in relazione con noi stessi e con gli altri.
Ed è la domanda che ci sollecita la ricorrenza del 10 ottobre, in cui si celebra la Giornata mondiale della salute mentale, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e riconosciuta a livello internazionale dal 1992, per sensibilizzare le comunità sul fatto che quando si parla di salute non ci si riferisce solo a quella corporea ma anche a quella psicologica. A tutto ciò che siamo nella nostra umanità.
Purtroppo, il disagio psicologico è sfaccettato e spesso subdolo nelle sue manifestazioni e richiede maggiore attenzione perché non sempre chi ne soffre lo manifesta, ne parla o chiede aiuto. A cominciare dal malessere creato dalla solitudine nelle sue infinite sfaccettature, o a quello derivante da relazioni affettive tossiche, alle conseguenze di traumi, lutti, incidenti, separazioni… per arrivare a un ampio spettro di patologie sempre più frequenti, come ansia, fobie, disturbi alimentari, dipendenze di ogni genere, ecc. Tali disturbi secondo l’OMS colpiscono oltre un terzo della popolazione ogni anno e costituiscono la prima causa di “disabilità” nel mondo occidentale.
Portare attenzione a questi argomenti, e alla necessità di dare priorità alla salute mentale sul posto di lavoro, che è il tema specifico della giornata 2024, significa non solo riconoscere quanto sia diffuso il malessere psicologico a livello individuale e in ambito privato e familiare, ma vederne anche l’impatto sulla collettività, in termini di produttività, presenza e prestazioni professionali. Il disagio sul lavoro infatti può nascere dalla perdita della propria identità personale e sociale, dei propri valori, della dignità e professionalità, causati dall’isolamento, dal demansionamento, dal rifiuto e dalla esclusione che una persona può subire.
Che cosa possiamo fare allora noi per celebrare questa giornata? Dare valore a tutto ciò che contribuisce alla qualità della nostra vita e al maggiore benessere psicofisico, a migliorare le nostre capacità di empowerment e autostima, di gestire lo stress, di esprimere le emozioni, di comunicare e stare in relazione con gli altri. In altre parole, non solo allenare il nostro corpo ma anche la nostra mente: anzi, “allineare” queste dimensioni del nostro essere, che in realtà sono sempre intrecciate e funzionano bene solo insieme.
Per questo GetFIT, che da sempre ha a cuore il benessere come stile di vita, in aggiunta a tutti i suoi corsi fitness quest’anno ha creato, insieme a Collage Formazione, dei percorsi che ha chiamato Allìneati®: e sabato 5 ottobre, presso il club di via Ravizza, ci sarà dalle 14.30 alle 16.30 una Masterclass dal titolo Allena la fiducia in te stesso/a: esperienze corporee, condivisioni di gruppo ed esercizi in coppia, per affrontare la vita quotidiana con più fiducia e sicurezza, anche nei momenti in cui senti mancare la terra sotto i piedi. Con la possibilità, dalle 16.30 alle 17.30 presso il bar, di stare insieme per domande e approfondimenti.
Non solo: i soci GetFIT possono frequentare ogni martedì alle 10, sempre in via Ravizza, il corso Allìneati® Group, oppure accedere al percorsi di counseling svolti da counselor professioniste.
Per partecipare alla Masterclass del 5 ottobre ai soci Getfit è richiesto un contributo di 15€; a i non soci di 25€.
L’iscrizione avviene tramite App per i soci e all’indirizzo segreteria@collageformazione.it per i non soci.
Maggiori informazioni a questo link: https://www.collageformazione.it/allineati/allineati-masterclass/