All’inizio di questa settimana una nota azienda di delivery ha rivelato quali sono state le abitudini alimentari dei milanesi nel primo mese e mezzo di quarantena. Sul podio, il pollo di Giannasi, pizza, pasta e gelato. Perchè in questi giorni mangiamo più del solito? Per noia e per assuefazione, dicono gli esperti: più mangiamo e più ci viene voglia di mangiare, soprattutto se la nostra dieta dall’inizio della quarantena ha visto aumentare i carboidrati, come appunto pizza e pasta, e gli zuccheri in generale, come quelli contenuti nei dolci come il gelato, e ridurre il movimento che facciamo di solito. E per stress. In questo articolo abbiamo raccolto alcuni spunti per capire come mangiare meglio e quali sono i cibi che aumentano il buonumore e ci aiutano a combattere lo stress da quarantena.
Accanto a strategie antistress virtuose, come provare a meditare e a fare più esercizio fisico, c’è la tendenza ad affidarsi a quelli che in inglese vengono chiamati comfort food, cibi ricchi di zucchero che danno al cervello l’illusione di una felicità effimera. Quando infatti il corpo tenta di sintetizzare gli zuccheri contenuti nei comfort food come pizza, pasta e gelato, mette in atto un processo infiammatorio che contribuisce ad innalzare i livelli di stress e ad abbassare le difese immunitarie. Come sottolinea la dottoressa Sara Achilli, nutrizionista e fondatrice del portale sul benessere psicofisico The Real Way of Life in un recente seminario online intitolato “Alimentazione, salute fisica e mentale”, ci sono alcuni cibi che ci aiutano a rimanere in forma, a trasformare questi processi in elementi buoni per il nostro corpo e a ridurre sensibilmente lo stress.
Anche se i cosiddetti comfort food danno, di fatto, molta soddisfazione al palato, sono però ricchissimi di zuccheri e grassi saturi, che contribuiscono ad aumentare lo stress e i dolori cronici, anche per chi non ne soffriva in passato. Questo accade perché lo stress è una reazione a una situazione che il nostro cervello interpreta come pericolosa. La risposta ancestrale del nostro sistema nervoso di fronte al pericolo, e che ancora ci accomuna agli esseri umani del periodo preistorico, è infatti quella di far produrre al corpo ormoni come il cortisolo e l’adrenalina che hanno come primo effetto quello di produrre grasso corporeo per prepararsi ad affrontare il periodo di crisi.
Se questa risposta poteva funzionare per i nostri antenati, cacciatori e raccoglitori a cui effettivamente serviva un piano di emergenza e i cui corpi attingevano a queste riserve di grasso per sopravvivere, nella vita moderna, dove spesso la sensazione di pericolo è legata più allo stress che a minacce reali e dove la scarsità di cibo non è più un problema, almeno per la maggior parte di noi che viviamo nella società occidentale, questa risposta anzichè salvarci ci causa problemi ulteriori. Aumento della pressione sanguigna, diminuzione delle difese immunitarie, ansia, sono solo alcuni degli effetti collaterali dello stress tenuto a bada con un’alimentazione ricca di carboidrati e grassi saturi.
Fortunatamente, sappiamo anche che esistono dei cibi che non solo riducono lo stress, ma che sono in grado di aumentare il nostro benessere psicofisico e avere effetti benefici anche sull’umore. Per stare meglio, dicono gli esperti, l’obiettivo è ridurre i cibi che mettono in atto processi infiammatori e preferire cibi che mettono in atto processi catabolici, che favoriscono il buonumore e ci aiutano a ridurre lo stress.
Quello che dobbiamo fare, dice la dottoressa Achilli, è dare il via a uno switch metabolico, portando il nostro corpo a preferire un processo catabolico di sintetizzazione degli zuccheri, a partire dai grassi. Ciò significa diminuire le quantità di cibo che ingeriamo, facendo attenzione a distribuire i nutrienti in modo diverso rispetto a quanto siamo abituati. Meno carboidrati, che attivano i processi infiammatori responsabili di stress e abbassamento delle difese immunitarie, più grassi buoni e vitamine. Il processo metabolico di tipo catabolico spezza infatti i grassi buoni in zuccheri, senza affaticare eccessivamente il fegato: un processo più lento, ma più efficace per produrre energia.
Gli omega 3 sono infatti il nostro primo alleato nel combattere lo stress e innalzare le difese immunitarie. Un altro tipo di alimenti che è bene preferire per combattere lo stress sono quelli che contengono un enzima chiamato triptofano, che è il primo responsabile della produzione di serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. Inserire nella nostra dieta alimenti ricchi di questo enzima, che si accompagna molto spesso alle vitamine, in particolare la vitamina D, come i cereali integrali, la maggior parte delle verdure e dei legumi, è un altro modo efficace per aumentare le nostre emozioni positive.
Riuscire a fare questo switch significa rinunciare alla felicità immediata dei comfort food, come pizza, pasta e gelato, per scegliere cibi che ci garantiscono benessere, salute e una felicità più duratura nel tempo. Senza contare i benefici a tutto tondo per la nostra salute: i cibi che attivano il processo metabolico di tipo catabolico, che come abbiamo visto sono quelli che contengono grassi buoni come gli omega 3 ed elementi come il triptofano e la vitamina D, portano con sé anche un aumento delle difese immunitarie, della flora batterica, un miglioramento del sonno, una diminuzione del peso, del grasso viscerale e del senso di fame, favorendo la produzione di serotonina, l’ormone della felicità e del buonumore. Sono cibi che magari non faranno scomparire del tutto lo stress, per quello ti consigliamo di abbinarli all’attività fisica, preferendo attività conscious, scegliere di cambiare la tua routine mattutina per vivere tutto con più calma o dedicare un momento al benessere della tua pelle e al relax più completo; sicuramente ti aiuteranno a restare più in salute, con il sorriso.
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