Anche vivendo in città, ambiente spesso stressante, possiamo concederci dei momenti di tempo libero. Per avvicinare la natura e nutrirci di quell’energia che soltanto le cose vive ci possono dare. Cerchiamo quindi di non perdere le occasioni per stare in contatto con quel po’ di verde che abbiamo vicino. Parchi, giardini e angoli di prato possono diventare la cornice ideale per delle nuove esperienze con esseri viventi, piccoli come un fiore o uno stelo d’erba, oppure grandi come un albero, e permetterci di conoscerci un po’ di più.
Con l’arrivo della primavera prendiamoci del tempo, almeno qualche volta, per fare tutte le scoperte che un parco cittadino consente di fare. Un albero non serve soltanto, infatti, per godere della sua ombra: è un essere vivente che si risveglia a ogni stagione, che si riempie di verde, di foglie, anche di frutti. Ha una sua personalità, da toccare e sentire.
Forse quando eravamo bambini ci piaceva salirci sopra e sederci con le gambe a penzoloni dai rami. Oggi, da adulti, proviamo almeno a ritrovare il gusto di quel contatto, a chiudere gli occhi e a sentire che cosa vuol dire toccare la corteccia di un albero. Sentire che è vivo.
Osservarne il tronco, i rami, i nodi e i segni del tempo. Proviamo ad abbracciarlo. Potrebbe sembrare imbarazzante, ma tentiamoci almeno una volta, senza pensarci troppo. Che effetto fa?
Superiamo il leggero imbarazzo che può crearci questo gesto insolito e godiamoci il contatto, stando semplicemente fermi, in silenzio, a sentire. E poi togliamoci le scarpe e sentiamo il terreno sotto di noi: com’è stare a piedi nudi sull’erba e ritrovare sensazioni antiche? Il barefooting è un ottimo antistress, un’occasione per immergersi completamente in quello che stiamo facendo, staccando la mente e restando nel qui e ora: una profonda
esperienza meditativa.
Sediamoci e proviamo a guardare con occhi diversi e nuovi i piccoli esseri viventi che popolano il prato. Osservare con attenzione i rametti, gli steli d’erba, le foglie, i piccoli fiori ci permette di confrontare tutte queste forme di vita e ammirarne, forse per la prima volta, le dimensioni e i colori diversi. Potremmo scoprire anche i piccoli insetti, dalle coccinelle agli scarabei, dalle formiche ai grilli. Ci siamo mai soffermati a guardarli con gli occhi con cui da
bambini scoprivamo il mondo e le sue meraviglie?
Se ci permetteremo di abbandonarci con animo semplice a queste scoperte potremo recuperare, forse, un po’ di leggerezza. E anche se nella nostra vita abituale temiamo di sporcarci o bagnarci, e abbiamo paura delle sensazioni sgradevoli che potrebbero emergere
dall’immersione nella natura, ci renderemo conto che questa esperienza diretta è molto più ricca di quanto immaginavamo.