Il cuore, lo sappiamo, è la sede della vita: quando smette di funzionare, scandendo con il suo battito il ritmo della circolazione sanguigna, il nostro sistema con tutte le sue attività si arresta e cessiamo di vivere. Il cuore svolge infatti la funzione primaria di pompare il sangue per fornire l’ossigeno ricevuto dai polmoni con la inspirazione e il nutrimento ricavato dalla alimentazione alle cellule di tutti i tessuti e organi del corpo, per poi inviare l’anidride carbonica, “scarto” dell’attività metabolica, ai polmoni che la eliminano con la espirazione.
Ma il cuore è molto di più e ha assunto per noi umani una valenza fortemente simbolica: essendo l’organo centrale del corpo umano, con la parola “cuore” intendiamo anche tutte quelle cose che occupano una posizione essenziale, nucleare, in qualsiasi organizzazione o sistema. Così come parliamo di “cuore” riferendoci a caratteristiche di personalità come il coraggio o la generosità. Aprire il proprio cuore, metterci il cuore, fare qualcosa con il cuore, parlare da cuore a cuore… sono tutte metafore che sottolineano l’importanza che da sempre attribuiamo a questo organo complesso, forte e delicato insieme.
Forte, perché con la sua potenza ci permette di affrontare situazioni anche molto destabilizzanti sul piano emotivo, riuscendo a “tenere” nonostante tutto e a garantire al nostro sistema la possibilità di superarle: pensiamo a tutte le crisi relazionali che ci colpiscono nel corso della nostra esistenza e che riusciamo ad attraversare, pur soffrendo. Ma delicato perché quando i traumi emotivi sono troppo intensi possono danneggiarlo e causare complicazioni gravi, persino letali, come l’infarto.
Sostenere il cuore è dunque uno degli obiettivi principali di una sana attività fisica, in particolare quella nota come allenamento cardio, quella serie di esercizi che consentono di allenare il corpo nella sua interezza, agendo soprattutto sulla funzionalità e sulle prestazioni dell’apparato cardio respiratorio, come la camminata veloce, la corsa, la bicicletta o il nuoto. Attività a medio/bassa intensità che possono essere svolte nel tempo, non solo in centri fitness ma anche all’aria aperta. Praticarle regolarmente, da soli o in compagnia, permette di agire positivamente su tutte le dimensioni della nostra umanità: fanno bene al corpo, alla mente e alle emozioni. E ovviamente al cuore.
Non a caso Rita Levi Montalcini, la grande scienziata nota per la sua “razionalità”, sottolineava: “Tutti dicono che il cervello sia l’organo più complesso del corpo umano, e da medico potrei anche acconsentire. Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, di cui ancora oggi non si conoscono i meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c’è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni. Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.”