La vita è un continuo mettersi in gioco. Abbiamo iniziato a considerate la quarantena della scorsa primavera come uno spartiacque, sia se questo settembre è stato a tutti gli effetti un nuovo inizio, oppure no. Volenti o nolenti, infatti, abbiamo dovuto ricominciare. Laura Campanello, filosofa, life Coach e scrittrice del libro “Ricominciare”, suggerisce dieci tappe per il processo di ripartenza che siamo chiamati ad affrontare. Nel libro la filosofa lo definisce come “l’avventura di rimettersi al mondo“, magari anche più volte nell’arco di un’esistenza, adottando una nuova e differente forma. Abbiamo raccolto queste tappe in questo articolo insieme ai nostri consigli per aiutarti a renderle reali.
Prima di iniziare questo percorso che ti aiuterà a mettere a fuoco meglio chi vuoi essere, ecco due consigli per te: il primo è di prenderti il tempo necessario, in un luogo tranquillo che ti fa stare bene, per pensare e per rispondere alle domande implicite di ogni tappa. Il disegno, il decluttering e gli esercizi che fanno muovere il corpo aumentando la consapevolezza di sé sono suggeriti anche da Campanello perchè ci permettono di rimanere in connessione con noi stessi e rimanere allenati a ricevere e interpretare il cambiamento. Potrebbe esserti utile, anche, ad esempio, scrivere quello che pensi, evidenziando gli aspetti più controversi o più illuminanti. Così, potrai rileggerli anche più avanti e sarà più facile tenere traccia dei tuoi progressi.
1. Perché vuoi ricominciare?
Il primo passo per ricominciare, scrive Campanello nel suo libro, è seguire il filo rosso del desiderio di diventare se stessi in modo più autentico. Questo percorso può nascere da un malessere o un momento forte di crisi, come il lockdown, che ci ha spinto a riconsiderare la percezione e il giudizio che avevamo sulla nostra vita. “Il desiderio di ricominciare nasce dal bisogno di non sentirci frammentati e poco autentici”, scrive Campanello. Tale desiderio agisce infatti come una molla che porta a cercare un modo di vivere più soddisfacente, dove tutte le aree della nostra vita, fisica, spirituale, affettiva e creativa, sono in armonia.
2. Ascolta la tua anima e il tuo corpo
“L’anima ci invia costantemente segnali, di entusiasmo, di insoddisfazione” scrive Campanello “messaggi che in qualche modo cerchiamo di anestetizzare, tacere, evitare e non accogliere. Questo succede perché, nel momento in cui la nostra anima ci parla, abbiamo paura”. Come l’anima, anche il corpo è capace di inviarci dei messaggi: le tensioni che sentiamo spesso sono la manifestazione di situazioni che ci stanno strette. Il suggerimento di Campanello è quello di sintonizzarsi in maniera autentica su quello che sentiamo e che pensiamo, accettando di intraprendere con coraggio strade diverse.
3. Chiediti se è il momento giusto
Potrebbe sembrare una frase da biscotto della fortuna, ma la risposta è sì: il momento giusto per ricominciare è il presente, è adesso. Se aspetti il momento perfetto, il rischio è che lo aspetterai per sempre. La cosa più difficile è sempre fare il primo passo. Per questo è importante, molte volte, circondarsi di persone che fanno il tifo per te.
4. Riordina la tua vita
Inizia mettendo in ordine di priorità le componenti della tua vita: scrivile su un foglio, posizionando in alto ciò che ha importanza e che ti fa stare bene. Lascia invece sullo sfondo tutto ciò che, al contrario, ti toglie energia. In questo modo avrai un quadro completo delle tue attività, quelle a cui dedicare le tue energie, quelle che devi tollerare per necessità e quelle che puoi tranquillamente abbandonare durante questo percorso.
5. Rielabora e accetta quanto hai vissuto
“L’elaborazione di ciò che si è vissuto è un aspetto fondamentale del ricominciare”, scrive Campanello, “soprattutto, ricominciare non è una performance o una dimostrazione di forza”. Ciò significa che rielaborare quello che abbiamo vissuto può essere difficile, può farci sentire fragili, arrabbiati, delusi, frustrati. È importante, in questa fase, cercare il più possibile di non autogiudicarsi e di non avere fretta, ma cercare di accettare quanto ci è successo, consapevoli che, ormai, è nel passato e può farci male o bene nella misura in cui glielo permettiamo. E che, anzi, il “noi” di prima ha tutto da insegnarci.
6. Fai le scelte giuste, cioè, coltiva la tua libertà di scegliere
Ti sarà sicuramente capitato, magari durante l’adolescenza, di ritrovarti a volere qualcosa solo perchè lo volevano le altre persone. Per ricominciare davvero, dopo aver ascoltato i tuoi veri desideri, messo in evidenza ciò che ti fa stare bene e accettato il percorso che ti ha portato sin qui, impegnati a coltivare la tua libertà di scegliere. Imparando a dire di no accettando magari il senso di colpa; e imparando a dire di sì, accettando le conseguenze.
7. Trova il tuo modo per fare le cose
“Come la libertà, anche il proprio essere va coltivato”, scrive Campanello. È importante esercitare la mente a rimanere aperta e capace di farci trovare la nostra direzione. Come? Sul lato pratico il suggerimento è quello di prenderti del tempo per pensare, a dedicare a te stesso un momento speciale: non basta un viaggio in metro per mettere a fuoco chi vuoi essere, i cambiamenti richiedono tempo e consapevolezza.
8. Diventa… te stesso
Ora che sei consapevole di come vorresti che fosse la tua esistenza alla fine di questo percorso, metticela tutta per renderlo possibile. A piccoli passi, il cambiamento si presenta come espressione di micro rivoluzioni quotidiane. I tuoi valori e ciò che vuoi diventare, sono il filo rosso da seguire per non perdere mai la strada. Detto in altri termini: trasformati e allo stesso tempo rimani fedele al tuo vero io.
9. Persegui la felicità
Un effetto positivo di questo percorso è che capirai in cosa consiste davvero per te la felicità. Lasciati stupire da ciò che accade e lasciati la libertà di viverlo fino in fondo. Il che non significa strettamente di inserire elementi nuovi nella tua vita, ma magari iniziare a fare meglio qualcosa che sai che ti fa bene, ma che spesso sei troppo pigro per portare a termine. Molte persone sottoscrivono un abbonamento in palestra a settembre o a gennaio e poi, dopo una o due volte, anche se si sono divertite e sanno che fare movimento fa bene alla salute e al buonumore, non ci tornano. Allora tu cambia, sii differente, scopri ciò che ti rende felice e continua a dedicarvi tempo ed energia.
10. Accetta la vita che cambia
“Questa è l’ultima tappa e, come in un circolo, rimanda alla prima”, mette in guarda la filosofa. “Si tratta anche di accettare che dovremo rinascere più e più volte, per necessità o per scelta, in balia degli eventi. Nell’accettazione del cambiamento dobbiamo possedere una nostra bussola, dobbiamo saper stare nel cambiamento e non rimanere fossilizzati su ciò che abbiamo in maniera statica”. Come fare? Anzitutto, dandoci spazio e tempo da dedicare alla riflessione e alla messa in pratica di queste dieci tappe.
Come dice Laura Campanello: “Lo strumento fondamentale che abbiamo a disposizione per ricominciare siamo noi stessi”. Questo cambiamento, questa rinascita, passa e parte anche dal corpo. Non solo da un ascolto attivo delle nostre sensazioni fisiche, ma anche dal movimento, che ci dà energia e ci fa sentire pronti ad affrontare il futuro. Lasciare spazio al corpo per sperimentarsi e trasformarsi, allora, può essere un ottimo modo per dare il là a questo percorso di rinascita: cosa aspetti, iniziamo?